Prima fase del progetto: qualche numero dal 20 aprile al 15 giugno 2021
35 studenti universitari coinvolti
85% Infermieristica
15% Antropologia, Sociologia, Educatori Professionali e Geologi
26
associazioni incontrate
68 ore
interviste audio registrate
30
abitanti del territorio intervistati
107 ore
lavoro di gruppo in autonomia per il confronto circa le esperienze vissute e la stesura della relazione finale
7.219 €
spesi durante il periodo di permanenza in valle (alimenti, pasti, recettività, carburante, …)
Il laboratorio ha previsto un’immersione completa nella Comunità con stage residenziali della durata di 7 giorni. Il modello di riferimento è quello dell’Infermiere di Famiglia e Comunità (IFeC) e il Laboratorio si caratterizza per la sua multidisciplinarietà, portando studenti appartenenti a diversi dipartimenti universitari (antropologia, sociologia, educatori professionali, geologi e nei prossimi anni accademici studenti magistrali e master di vari percorsi di specializzazione dell’Università di Torino, del Politecnico di Torino e di altri Atenei) a confrontarsi e scambiarsi le letture del territorio, dei bisogni e dei punti di forza e di identità delle Comunità.
Le Amministrazioni comunali hanno giocato un ruolo determinante sostenendo economicamente il progetto sin dalla sua fase di avvio, così come lo sono state le Associazioni, i gruppi di aggregazione, le Società Operaie di Mutuo Soccorso che hanno garantito risorse alla “Rete delle Competenze”. Un nutrito gruppo di volontari, formati dall’Università nei mesi primaverili, che ha accolto, affiancato, introdotto e accompagnato nelle Comunità gli studenti. Grazie a loro si è potuta realizzare l’immersione nel tessuto sociale della Valle.
Il 19 giugno, presso il salone Pluriuso di Rueglio si è tenuta una prima restituzione di quanto gli studenti hanno raccolto, osservato ed elaborato.
All’incontro erano presenti più di 50 studenti e altrettanti rappresentanti delle Istituzioni e delle Associazioni.
All’avvio dei lavori, oltre ai saluti della Sindaca di Rueglio, Gabriella Laffaille e al saluto del Presidente dell’Ordine degli Infermieri di Torino Massimiliano Sciretti, membro del Comitato Centrale della Federazione degli Ordini Infermieristici (che lo scorso 11 giugno aveva premiato il progetto come eccellenza nazionale in tema di Salute di prossimità), ha presenziato il neo Direttore Generale dell’ASL TO4, dott. Stefano Piero Scarpetta che ha riconosciuto il valore della sperimentazione in atto e l’attenzione per il tema dell’Infermieristica di Comunità.
Il moderatore del seminario, Direttore del Polo Formativo Universitario Officina H e Coordinatore del Corso di Laurea in Infermieristica di Ivrea, Diego Targhetta Dur, ha ripreso le parole del Direttore Generale sottolineando quanto l’inserimento permanente in Valchiusella di un Infermiere di Famiglia e Comunità rappresenterebbe un ulteriore elemento di sviluppo e crescita del Laboratorio, capace di fornire slancio all’attività di co-progettazione e alleanza con la Comunità, in piena coerenza con il concetto: “La Comunità E’ Cura”, sempre più riscontrabile nella letteratura scientifica.
Le relazioni presentate dalle docenti del Corso di Laurea in Infermieristica, Lucia Pavignano e Roberta Zanini, dell’Università della Valle d’Aosta Valentina Porcellana e da Diego Barberis del network Montagne in Movimento, hanno ripercorso le tappe del progetto, definito gli obiettivi formativi, censito le realtà osservate dagli studenti durante i due mesi di stage e ipotizzato i futuri scenari del Laboratorio.
Nella seconda parte del seminario sono stati presentati i primi risultati di quanto osservato dal 20 aprile al 15 giugno.
Il Sociologo Matteo Volta ha presentato una prima lettura sociologica della e delle Comunità Valchiusellesi, la Studentessa Magistrale in Antropologia, Amalia Campagna, ha illustrato la sua esperienza di immersione antropologica in Valle e gli Studenti in Infermieristica, Angela Brighina, Daniel Laurenti, Francesca Paganoni e Giusy Scolieri hanno messo in evidenza sia le opportunità formative riscontrate durante lo stage, sia gli spunti di co-progettazione individuati attraverso la lettura dei punti di forza e delle fragilità evidenziate.
Dalle relazioni è emerso un profilo della Valchiusella caratterizzato da un forte e diffuso spirito di appartenenza. Questo sentirsi e viversi come “Comunità” esita in una intensa attività associativa, molto articolata, che contempla proloco, gruppi AFA, gruppi di cammino, bande musicali, SOMS, volontari del terso settore come l’AUSER, gruppi parrocchiali, CARITAS, Associazioni ambientali, sportive, teatrali, culturali e nella particolare densità di attività socializzanti e aggregative che caratterizza la realtà di Damanhur.
Un dato demografico molto significativo evidenziato è l’indice di vecchiaia, che evidenzia il rapporto tra la popolazione con 65 anni o più e i giovani con età inferiore ai 15 anni.
A fronte di un dato nazionale di 179.3 over 65 ogni 100 giovani e un dato piemontese di 212.6, negli otto Comuni della Valchiusella i dati vanno da un 228.3 di Vistrorio al 436.8 di Valchiusa passando per il 310 della Val di Chy.
I Medici di Medicina Generale sono tre e, per la tipologia del territorio e a fronte dei dati demografici appena illustrati, pur garantendo una periodica presenza diffusa nei singoli Comuni meriterebbero una integrazione o un sostegno organizzativo e di presa in carico delle persone assistite con l’attivazione di team multidisciplinari (ad esempio composti dall’IFeC, dall’Assistente Sociale, dal Fisioterapista, dall’Ostetrica, dall’Educatore Professionale, dell’Infermiere Pediatrico per arginare la mancanza del Pediatra di libera scelta).
Nel contempo è stato rilevato l’alto numero di farmacie, ben cinque, con un rapporto di 1: circa 1000 abitanti quando il dato nazionale si attesta introno a 1: 3500-4000 abitanti.
Che fare?
Una prima ricognizione dei possibili ambiti di intervento, effettuata durante i due mesi di stage, ha formulato le seguenti proposte di co-progettazione:
- Programmi strutturati e diffusi di sensibilizzazione per la promozione di sani stili di vita (alimentazione, gruppi di cammino, Attività Fisica Adattata estesa a tutta la Valle)
- Creazione di Gruppi di Auto Mutuo Aiuto
- Campagne di screening gratuiti in collaborazione con l’ASL, le SOMS e le Associazioni del territorio
- Programma diffuso di formazione e training della Comunità per l’utilizzo dei Defibrillatori e l’attivazione del primo soccorso (anche utilizzando la metodologia del teatro sociale)
- Attivazione del Servizio Civile per includere, attrarre e orientare, in progetti rivolti alla Valchiusella, giovani nella fascia di età under 25.
Questi sono solo alcuni esempi emersi dal seminario del 19 giugno, la registrazione dell’intera giornata e gli aggiornamenti del Laboratorio Valchiusella, saranno consultabili qui sul sito del Laboratorio, che nella stessa occasione è stato inaugurato e presentato.
L’attività durante il periodo estivo avrà due linee di azione:
- la prima riguarda il prosieguo degli stage che vedranno in Valchiusella studenti del Master in Infermieristica di Famiglia e Comunità dell’Università di Parma dal 26 luglio al 30 settembre, mentre nella seconda metà di settembre saranno ospitate tre studentesse in Infermieristica francesi all’interno dei percorsi ERASMUS;
- la seconda sarà interamente rivolta alle Associazioni e alle Amministrazioni per aggiornare l’offerta formativa e redigere le strategie da mettere in campo per il prossimo anno accademico. I risultati della progettazione saranno presentati in un evento pubblico collocato tra fine settembre e inizio ottobre, in corrispondenza dell’avvio del nuovo anno Accademico con la presenza dei Dipartimenti degli Atenei coinvolti.
Per rivivere tutti i momenti del seminario, vi invitiamo a guardare il video con la registrazione dell’evento!